Il nostro primo viaggio a Dubai è avvenuto durante una sosta nel corso di un viaggio più lungo, quello che tecnicamente si definisce come “stop over”. Il nostro volo vi avrebbe fatto scalo ed abbiamo deciso di fermarci qualche giorno. Ne ero incuriosito, non sapevo bene cosa aspettarmi.
E’ bastato il solo arrivo in aeroporto per capire di aver fatto un viaggio nel tempo.
Un viaggio in un futuro avveniristico dove tutto è possibile. Per il viaggiatore che decide di fermarsi pochi giorni la visita è abbastanza obbligata tra centri commerciali futuristici, souk arabi più o meno artificiali e celebri grattacieli diventati vere e proprie icone della città. Nel parco acquatico dell’Atlantis siamo tornati bambini, passando una giornata tra scivoli d’acqua e galleggiando sui gonfiabili. Il mare ovviamente c’è ed è sempre a portata di mano ma probabilmente non lo consiglierei come il principale scopo del viaggio.
Il consiglio che però mi sentirei di dare è, ove possibile, abbandonare lo stereotipo della Las Vegas d’Arabia e prendersi un po’ di tempo per perdersi in turbinio di “etnico e internazionale” in una città sicura e alla portata di tutti che, come tutti i posti a mondo, è da scoprire!
Marco @FibulaViaggi